Coro "Alpin dal Rosa"
A.N.A. Sezione Valsesiana

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DICONO DI NOI- Rassegna stampa

IL CORO “ALPIN DAL ROSA” IN BELGIO

E' veramente difficile dar corpo alle emozioni, soprattutto quando ancora non si sono ordinate all'interno della mente; nelle orecchie e, soprattutto, nel cuore ancor vi è l'eco dei canti e degli applausi, sulle mani vi è ancora il calore delle strette ricevute e negli occhi, e ancor più nel cuore, il ricordo degli sguardi commossi e gioiosi del numeroso pubblico che ha assistito ai concerti. Così, in sintesi, quanto ho riportato a casa dopo la meravigliosa trasferta in Belgio con il Coro Alpin dal Rosa, quello che a volte io chiamo, con profondo affetto, il “mio” Coro, un crescendo di emozioni, per meglio capirci: un nodo che  ti si allarga in gola e quasi ti soffoca ma continui a parlare presentando i loro brani e dimentichi le ginocchia che tremano gioendo dell'attenzione e dell'affetto  che, il pubblico che ti sta di fronte, ti trasmette.

Ora smetto perché altrimenti risalgono le lacrime agli occhi come innumerevoli volte è capitato durante questa trasferta e, da ultimo, a pochi chilometri dall'arrivo a casa, per le meravigliose parole di ringraziamento che il maestro Beggino ha avuto nei confronti di tutti, ma partiamo con ordine:

Venerdì 1 luglio, partenza da Borgosesia poco dopo le ore 23, con noi viaggia il Coro Aurora Montis di Trivero; a salutarci alla partenza vi è anche il maestro Ivan Cantarutti che, per motivi di lavoro, non ha potuto unirsi a noi; fra sonnellinini, barzellette e racconti vari e tre meravigliosi autisti, il viaggio ci conduce verso il Belgio, arrivo alle ore 12 circa all'Athénée Royal di Chatelet, nei pressi di Charleroi, pranzo in compagnia di altri cori provenienti da altre nazioni europee che si esibiranno in serata e l'indomani in città e nei dintorni – 12 cori per un totale di circa 400 coristi – terminato il pranzo, sistemazione in albergo con una breve pausa e poi partenza per  Charleroi, breve visita della città ed esibizione dei due cori presso la Maison du Tourisme e, alle 17, partenza per Jeumont ove si svolgerà il primo importante concerto.

E veniamo alla cronaca di questa prima importante serata: i Cori che si sono esibiti sono stati il Voix Plurielles (Nancy, Francia), Vivace (Ungheria) La Pastourelle di Charleroi (coro organizzatore dell'intera manifestazione), l'Aurora Montis e il nostro Alpin dal Rosa che ha chiuso la serata e che, con il suo particolare ingresso, l'ausilio del tamburo imperiale e la tromba, ha riscosso un successo strepitoso, vuoi anche per la presentazione in due lingue: in francese, affidato ad Alessandra, ed in italiano alla sottoscritta. Naturalmente il concerto si è chiuso con tutti i cori sul palco per i canti comuni fra cui il Va Pensiero.

Chiusa, con estrema soddisfazione, questa prima serata, rientro in albergo e, alle 9,30 di domenica si riparte per Charleroi ove, a partire dalle ore 11, sul chiosco del parco, ricomincia l'esibizione corale e i nostri Alpini, anche qui, riscuotono un notevole successo, terminata la rassegna si parte alla volta di Marcinelle e già durante il viaggio pur ammirando il paesaggio e l'architettura, ognun di noi sa che in quel luogo i pensieri si leveranno a ricordo dei nostri connazionali deceduti in miniera nel lontano 1956. All'arrivo un veloce pasto e poi nel primo pomeriggio il primo concerto presentato sempre in due lingue e avviato dal loro particolare ingresso che tanto successo riscuote, al termine di ogni brano lunghi applausi e, al termine del concerto siamo stati avvicinati da un gentile signore, non sappiamo se francese o belga, che ha richiesto se, durante la seconda esibizione, che si sarebbe svolta dopo le ore 18, il Coro poteva cantargli, Il Testamento del Capitano, cosa che, ovviamente è stata fatta.

Nel lasso di tempo fra i due concerti abbiamo visitato le strutture rimanenti delle miniere, perfettamente recuperate, il museo e, doverosamente, al suo interno, il nostro Coro ha eseguito il nostro Inno Nazionale che sembrava salisse al cielo ad abbracciare i nostri connazionali deceduti in quel luogo e la commozione è stata unanime, Alpini e non.

Anche il secondo concerto è stato un successo ed il pubblico era così numeroso, non dobbiamo dimenticare che tutti i 12 cori erano presenti ed ognuno aveva la sua postazione, come mai ce lo saremmo aspettato. La giornata si è conclusa in un immenso prato, con tutti i cori uniti per i canti comuni, ed un numeroso pubblico, un momento veramente magico e di aggregazione fra gente sconosciuta di diverse nazioni che si sorrideva come se fosse amica da sempre

Doverosamente occorre ricordare e ringraziare per la presenza il Presidente della Sezione ANA del Belgio, Alpino Mario Agnoli, che è rimasto con noi l'intero pomeriggio, ci ha fatto da guida turistica e, insieme alla sua graziosa signora, si è unito a noi per la cena tenutasi sempre all'Athéné Royal e proprio in questo luogo, mentre salivamo le scale che ci avrebbero condotti verso l'immenso salone che ospitava i vari cori per la cena, siamo stati accolti dai cori già presenti al canto di: Aprite le porte...., il brano che il nostro Coro esegue all'ingresso di ogni suo concerto, e vi giuro che l'emozione era ben visibile negli occhi di tutti anche perché chi non ne conosceva le parole, come i ragazzi ungheresi, la ritmava con le mani (mi sto emozionando anche ora ripensandoci). Così si è chiusa, con una prelibata cena, canti, baci, abbracci ed arrivederci, questa indimenticabile trasferta in Belgio, rientro in albergo e, il mattino del lunedì, la partenza per l'Italia con nel cuore un indelebile, meraviglioso ricordo.

Anna Martinoli

Riflessioni di un corista

Ed anche questa è fatta, e fatta bene. Erano mesi che il Coro “Alpin dal Rosa” si stava preparando alla trasferta in quel paese che molti conoscono perché ancora Monarchico, altri per i campioni dati e la passione per il ciclismo di quel popolo, ancora per le tragedie degli anni 50 del secolo scorso avvenute in miniera. Ed è con questa curiosità di vedere e conoscere che il Coro si è apprestato alla trasferta, ideata dal Maestro Romano Beggino, organizzata, come sempre impeccabilmente, da Mario Rosa e guidata dal Presidente Dorino Locca.

Alla trasferta si è aggregato il coro “Aurora Montis”, di Trivero, e tutti assieme abbiamo portato fuori dai nostri confini un poco della cultura tradizionale e del nostro modo di fare “Coro” che è stato molto apprezzato dai colleghi e dal pubblico.

I concerti si sono tenuti a Charleroi nella giornata di sabato e domenica mattina ed infine a Marcinelle (due concerti) nel pomeriggio di domenica.

Charleroi è la classica città che vive il post-industriale, un tempo molto fiorente, oggi dimessa ed in evidente stato di crisi. In essa vivono molto italiani, ancora oggi abbiamo incontrato ex minatori che da 60 anni ormai vivono in quelle terre e tra questi un Alpino della Julia, reduce della campagna di Russia, che a 92 anni ha voluto essere presente alle nostre esibizioni.

Ed è proprio a Marcinelle, negli spazi ormai adibiti a museo delle ex miniere di carbone dove nel 1956 ben 136 connazionali perirono, schiacciati nelle viscere della terra da una frana immane che   ognuno di noi dovrebbe andare a vedere per capire.

Quando i miei figli erano ancora adolescenti, ero solito fare in estate delle lunghe gite in auto per visitare l’Europa. In queste escursioni spesso capitava di trovare (ben nascoste, tranne Dachau) le indicazione dei siti ove sorgevano i campi di concentramento nazisti, e li visitavamo. Certo alcune immagini e racconti erano troppo forti per dei giovani, ma ero e sono sempre convinto che i giovani “devono sapere”, e non vi è miglior metodo che il toccare con mano. A giudizio di chi Vi scrive le condizioni di vita in miniera erano simili a quelle di un campo di concentramento, l’unica differenza era che qui nessuno ti obbligava a fare quella vita misera se non la fame e la famiglia da mantenere, ma a quale prezzo.

Ed è per questo che termino con il ricordo più bello di questa uscita, il vedere questi alpinacci che al suono della tromba suonata dal Santucci oppure al canto dell’Inno Nazionale, cantavano con gli occhi lucidi dalla commozione nel ricordare i morti in guerra ed in morti in pace.
Alpini si nasce, non si diventa.
Aldo Lanfranchini

La tournée londinase del Coro Alpin Dal Rosa

Il Coro Sezionale della A.N.A. Valsesiana è rientrato domenica 14marzo sera alla Malpensa dalla trasferta di 3 giorni di Londra e se è vero che, “ogni promessa e’ debito”, siamo qui, con poche righe, per relazionarvi sui momenti più’ significativi della tournée londinese .

La comitiva formata da 28 coristi con al seguito i nostri due maestri: Romano Beggino ed Ivan Cantarutti ed il supporto  di altri  24 ns fedelissimi aggregati, all’alba delle h. 4,00 di venerdi’ 12 marzo era pronta a salire sul bus che da Varallo, via Malpensa, ci avrebbe condotti alle h. 9,15 sino all’aeroporto londinese di Heathrow .

Alle ore 11,30 di venerdì’ era ad attenderci al Business Design Center di Upper Street London n.1 il nostro concittadino Giancarlo Verri,  Presidente della CCIAA di Vercelli per il primo dei nostri appuntamenti; siamo stati infatti ospiti della CCIAA Italiana di Londra per il pranzo, in occasione della ricorrente annuale manifestazione “ la dolce vita”, in sostanza una grande fiera commerciale dove vengono presentati i  prodotti  alimentari italiani,  dal cannolo siciliano alla grappa ed al vino piemontese, la pasta  emiliana, la mozzarella campana etc.

Con la  presenza dell’Ambasciatore Italiano in Gran Bretagna, del Presidente della CCIAA Italiana a Londra dott. Simonelli, del Cav. Giovanni Rana (si, proprio quello dei “tortellini”,   anche lui Alpino) che da quanto abbiamo capito è  uno degli sponsor più importanti della manifestazione, il Coro Alpin dal Rosa ha intonato 6 canti della vecchia tradizione alpina non prima comunque di aver cantato l’Inno Nazionale Italiano ed Inglese davanti al numeroso pubblico presente alla manifestazione, che al termine del concerto a richiesto il famoso pezzo di Verdi  “Va pensiero” dal Nabucco, cantandolo con il coro.

Venerdì sera poi alle 20,30 ritrovo per la cena al ristorante italiano Galileo’s situato nella centralissima Piccadilly Circus .

Approfittando del tempo libero nella giornata di  sabato la comitiva ha effettuato il giro turistico  della City e mini crociera sul fiume Tamigi; nella serata invece eravamo attesi dalla comunità italiana nel quartiere  di Clerkenvell laddove, ospiti degli Alpini della Sezione Gran Bretagna, abbiamo eseguito un concerto nella Chiesa di St.Peter. E’ seguito un abbondante rinfresco offerto a tutti i convenuti dagli Alpini della Sezione estera durante il quale abbiamo avuto modo di omaggiare gli ospitanti con il nostro CD, la targa “città’ di Borgosesia”, vari volumi della Comunità’ Montana Valsesia ed i casuj dal mercù scurot, nonché vari Gagliardetti dei Gruppi e della Valsesiana

Domenica mattina invece, quando pensavamo che il nostro intervento canoro dovesse  limitarsi  a qualche pezzo da eseguire durante la S. Messa abbiamo dovuto ricrederci  in quanto tra prima, durante e termine della, fra l’altro, bellissima e toccante funzione religiosa , abbiamo praticamente eseguito un concerto con parecchi canti della tradizione alpina accompagnati anche dalle voci degli italiani presenti che nell’occasione non erano meno di 400 anime! Non era purtroppo presente per sopraggiunti urgenti impegni, il Vescovo di Piacenza che avrebbe dovuto  presiedere la funzione religiosa della domenica.

Alle 12,30  ci siamo salutati dandoci,  augurandoci  l’arrivederci all’Adunata Nazionale di Bergamo del maggio p.v.

Infine, non mi stancherò’ mai di ripeterlo, un grazie di cuore, come Presidente del Coro, a tutti gli  Alpini Coristi, a tutti gli aggregati presenti, per voler testardamente mantenere viva ad ogni costo l’attenzione ed il ricordo dei canti canti alpini, vera testimonianza di vita e patrimonio inestimabiledi cultura italiana.
Il Presidente del Coro
Dorino Locca



IL CORO SEZIONALE “ALPIN DAL ROSA” IN VATICANO

La maggior parte dei nostri lettori, e non solo, conosce la bravura dei coristi del Coro “Alpin dal Rosa” e sa che ad ogni concerto raccoglie unanimi consensi e, non vi era dubbio che, anche nella trasferta a Roma, per la precisione in Vaticano, avrebbero conquistato  il cuore degli ascoltatori, in particolare quello di S.E. il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario dello Stato Vaticano, a cui il concerto è stato dedicato in occasione del suo compleanno e che si è dilettato maestro nel dirigere “Sul Cappello”; al termine del concerto tenutosi insieme alla Fanfara Valle Bormida, i nostri bravi “ragazzi” hanno ricevuto i complimenti, non solo dal festeggiato, ma anche dall’on. Letta, Vice Presidente del Consiglio.

Naturalmente non è mancato l’incontro con l’on. Gianluca Buonanno che, grazie al suo diretto interessamento, ha permesso al Coro di visitare la camera dei Deputati e di ricevere il saluto del Presidente Gianfranco Fini.

Un meritato traguardo per i nostri coristi che ora stanno preparando la trasferta a Latina in occasione dell’Adunata Nazionale e tante altre esibizioni.

La tournée argentina del Coro Alpin Dal Rosa

Grande il successo riscosso tra gli oriundi piemontesi in Argentina

Buenos Aires - "Noi cantiamo prima con il cuore e poi con la nostra bella voce", ha detto a L'eco d'Italia Dario Locca, direttore del Coro Alpin Dal Rosa fondato in Piemonte nel 1994. Dopo una presentazione al Teatro Independencia della cittá di Mendoza e un'altra a Rosario, il Coro, prima di rientrare in Italia, ha cantato sabato 24 marzo a Buenos Aires davanti un centinaio di persone nella Societá Unione Ossolana fondata nel 1883, da artigiani immigrati dalla Val d'Ossola in genere lattonieri, falegnami, scalpellini, muratori e tessitori. Hanno anche cantato il Coro degli alpini di Buenos Aires e la cantante lirica Maria Eugenia Caretti. "Attraverso il nostro repertorio cerchiamo di raccontare la storia d'Italia", ha aggiunto Romano Beggino, maestro del Coro, che dice ancora "mi piace il mondo dei cori perché oltre che dare dei risultati musicali anche artistici, insegna a collaborare, a vivere insieme, a mettere la propria forza e la propria energia al servizio di un risultato collettivo. Se la società fosse come un coro probabilmente sarebbe meglio" Alcune delle canzoni piú importanti del repertorio del Coro Alpin dal Rosa sono 'Sul ponte di Perati', 'Gran Dio del cielo' e 'Il testamento del Capitano'. "Sono particolarmente felice, ha ancora detto il maestro Beggino, di essere in Argentina perché avrei potuto essere anch'io un argentino. I miei nonni sono stati in Argentina all'inizio del Novecento a Santa Fe. Venivano da Torino e ritornarono perché mio nonno aveva ricevuto la cartolina di richiamo militare. Mio padre è nato in Italia. Ma mia nonna mi ha raccontato molto dell'Argentina: storie di emigranti di questa sterminata pianura, di tutta l'acqua che avevano visto, del viaggio in bastimento che era un’avventura sicuramente emozionante ma anche difficile. La nonna mi ha detto che ha fatto ventinove giorni in bastimento e mi raccontava della carne che si mangiava mentre loro nella zona del torinese avevano tante difficoltá". Il Coro Alpin dal Rosa, arrivato con 30 coristi e una ventina di aggregati, tra mogli e amici degli alpini, ha la sua sede a Borgosesia "e per riuscire a realizzare il nostro sogno abbiamo avuto l'aiuto della Comunità Montana della Val Sesia, della Comunità Montana Val Sesera, del comune di Borgosesia, del comune di Varallo e della Fondazione della Banca Popolare di Novara" ha aggiunto il Direttore del Coro. A sua volta Mario Rosa, responsabile dell'organizzazione del viaggio ha detto: "siamo venuti a visitare gli italiani che vivono in Argentina; siamo molto contenti di essere stati a Mendoza perché qui abbiamo avuto un'accoglienza molto calorosa. Gli emigrati italiani sono delle persone ineguagliabili, proprio commoventi. A Mendoza c'era una coda di trecento metri. Siamo felicissimi di essere stati qua". M.J.Cerutti
L'eco d’Italia. News ITALIA PRESS

..Borgosesia 24-3-2018
Canti trincee insegnati agli alunni di Borgosesia
Il coro "Alpin dal Rosa" in mezzo ai bambini di quinta elementare e ai ragazzini di terza media

il coro “Alpin dal Rosa” é andato in mezzo a bambini e ragazzini per ricordare il centenario della conclusione della Grande Guerra. Qualche giorno fa, il coro della sezione Valsesiana degli alpini è entrato nella scuola di Borgosesia. Le penne nere hanno proposto, inizialmente per gli alunni delle terze medie, e nel primo pomeriggio per i bambini delle quinte elementari, un concerto con i canti composti nelle trincee durante il conflitto del 1915-1918.

Un’occasione per spiegare pagine di storia fondamentali

«E’ questa l’occasione per spiegarvi pagine di storia italiana fondamentali, – ha presentato il concerto il dirigente scolastico Raffaella Paganotti -; i canti che ora ascolterete sono stati composti da giovani che erano al fronte e che hanno combattuto rischiando la vita». Il coro diretto da Romano Beggino ha presentato alcuni dei canti tradizionali più conosciuti: a precedere ogni esibizione, la spiegazione agli studenti del periodo e della situazione in cui venne scritto il canto. «Anche se ancora molto giovani – evidenzia Gianni Mora, presidente della Valsesiana -, i bambini hanno accompagnato i canti con il battito delle mani e hanno eseguito tutti insieme l’Inno di Mameli».

Varallo 06-10-2019
25 anni di bel canto con gli “Alpin dal Rosa”
Sono trentacinque le penne nere che raccontano con la musica la storia e le tradizioni del Corpo.
Venticinque anni di musica: il coro Alpin dal Rosa ha celebrato il suo anniversario di fondazione. Pubblichiamo quanto scrive al riguardo Anna Maria Martinoli: «Per un coro festeggiare un 25º di fondazione è certamente un traguardo ragguardevole, è il frutto di una infinità di concerti e quindi di ore di prove, di canti ripetuti e altri inseriti per l’occasione che si presenta, canti che narrano la storia di una Nazione, di una Valle e di un Corpo militare che, amato da tutti, si identifica in una penna nera che, ben salda su un cappello, svetta come una bandiera. Il coro “Alpin dal Rosa” della sezione Ana Valsesiana ha raggiunto questo prestigioso traguardo ed ha simbolicamente spento le sue prime 25 candeline circondato da tanti amici e dal Coro La Sengia della Lessinia (Verona) domenica a Varallo».

I VIAGGI - «Un lungo peregrinare quello dei nostri coristi nel corso di questo quarto di secolo: dal Piemonte al Veneto, dall’Emilia alla Liguria, passando dalla Lombardia e senza tralasciare piazze e teatri delle nostre vallate e poi in volo verso l’Argentina e l’Inghilterra e la vicina Svizzera e poi il Belgio e lo stato del Vaticano e orgogliosamente a rappresentare il Piemonte alla Camera dei Deputati e, nel 2005 l’incisione di un primo cd cui ha fatto seguito un secondo nel 2017. Trentacinque Alpini provenienti dai vari gruppi della Sezione che, diretti dal maestro Romano Beggino e coadiuvato dal maestro Ivan Cantarutti, atraverso i canti, raccontano la storia e la cultura popolare del mondo alpino in tempo di guerra e di pace».
Le Celebrazioni - «Una brevissima sintesi per presentare questo coro tanto applaudito e apprezzato ovunque si sia esibito e giungere ai festeggiamenti appena avvenuti, domenica è stato il gran giorno di festa ma tutto ha avuto inizio sabato con l’arrivo, da Verona, del coro La Sengia della Lessinia e il concerto, alle 21, a Borgosesia in una chiesa parrocchiale gremita di un pubblico attento, partecipe ed entusiasta. Due cori con espressioni di canto differenti che hanno catturato il pubblico per tutta la serata sia nelle singole esibizioni che quando, uniti, hanno regalato un finale strepitoso. Il coro Alpin dal Rosa è stato diretto, alternativamente, da entrambi i maestri, Romano Beggino e Ivan Cantarutti, il coro La Sengia della Lessinia è invece diretto dal maestro Fabiano Zampieri». Domenica si sono invece tenuti una toccante cerimonia religiosa e il pranzo.